Se c’è una multinazionale in Italia che nessuno vuole fallisca, questa è senz’altro Ferrero, l’azienda oggi guidato da Giovanni Ferrero, appunto, la terza generazione di una famiglia che è diventata anche un marchio conosciuto e amato in tutto il mondo per i suoi prodotti dolciari.

Con un patrimonio di 43,5 miliardi di dollari Giovanni Ferrero, CEO e Presidente del Gruppo Ferrero, è secondo Forbes «il secondo miliardario più ricco dell’industria del cibo e delle bevande», dimostrando, così, che la strategia Ferrero è ancora quella vincente.

La nascita di Ferrero

La storia di Ferrero comincia nel 1942, con Pietro Ferrero, nonno di Giovanni, che in un piccolo laboratorio ad Alba mette a punto una crema a base di nocciole del Piemonte. Ben presto, grazie all’enorme e inaspettato successo del prodotto, allarga la produzione e diventa una vera e propria fabbrica. La crescita esponenziale del volume di lavoro e di vendita viene intanto gestita da Giovanni, fratello minore di Pietro, che ne diventerà socio nel 1950.

Alla morte di Giovanni nel 1957, subentra alla guida della Società Michele Ferrero, figlio di Pietro, ed è pochi anni dopo che nasce il prodotto di punta del Gruppo, ovvero la Nutella, che diviene marchio registrato nel 1963, conquistando da allora in poi il mercato dolciario italiano e poi mondiale e divenendo il prodotto di punta della produzione. Fu infatti nella seconda metà degli anni ’60 che vennero aperti stabilimenti in tutta Europa e poi anche oltreoceano.

I figli di Michele, Pietro e Giovanni, la terza generazione, diventano CEO nel 1997, l’anno dopo il cinquantesimo anniversario dell’azienda, confermando la linea familiare nella conduzione dell’azienda, nonché la riservatezza che avvolge le figure alla guida di Ferrero, a dispetto della crescita costante del fatturato e della quantità di dipendenti e stabilimenti. È notevole, infatti, che il marchio sia sempre stato presente nei Paesi di approdo direttamente o attraverso rivenditori autorizzati, confermando una strategia di crescita di cui Giovanni, attuale e unico CEO dopo la morte del fratello, si è detto orgoglioso in varie occasioni.

Nutella, eccellenza italiana nel mondo

Ancora nel 2015, durante la presentazione del padiglione Kinder più sport a Expo 2015, ha ribadito la volontà di mantenere la Nutella un marchio italiano, a fronte di qualunque offerta allettante, e la più recente presentazione della ormai mitica crema spalmabile con una ricetta completamente vegetale ha senz’altro coronato tale direzione, garantendosi una fetta di mercato che, ad oggi, potrebbe assicurare a Ferrero un ulteriore balzo in avanti nelle classifiche di vendita del mercato del food.

D’altra parte, il legame con il territorio di Alba, da dove tutto il progetto Ferrero è partito, è fortissimo ed è evidente in ogni discorso pubblico del CEO, nonostante la sua guida sia fortemente orientata all’internalizzazione che però trae la sua forza nelle radici. Ha tenuto a sottolinearlo proprio durante l’inaugurazione ad Alba della rinnovata piazza “Michele Ferrero” nel 2020, celebrando l’ingegno, la fedeltà ai valori e a un’ottimistica prospettiva sul futuro.

E in effetti, stando a quanto ha dimostrato di saper fare Ferrero con i suoi prodotti, le previsioni non possono essere che rosee.