
Se è vero che ereditare le attività di famiglia è comodo, non è senz’altro vero che mantenerle nel tempo e farle crescere sia facile. Lo sa bene Giuliano Lanzetti, CEO di uno dei locali più famosi di Rimini e d’Italia, il Bounty, e di Pienissimo, azienda leader per la formazione di imprenditori della ristorazione.
Nato in una famiglia di gestori di una discoteca famosa negli anni ‘70, il Blow up, Lanzetti cresce con il desiderio di rimanere nei locali, tanto che, non ancora maggiorenne, inizia a lavorare in quella stessa discoteca, che suo padre aveva però venduto, dapprima con mansioni semplici, poi come barista, finché, dopo una scalata ai principali locali di Rimini e Riccione, non è giunta la grande occasione: gestire il Bounty.
È il 2003, il locale è già importante e conta 25 dipendenti. Giuliano e suo fratello decidono di lanciarsi in un’attività avviata, la cui proprietà un tempo è stata del padre, ma per la quale ora devono pagare l’affitto. I primi tempi sono difficili: si lavora h24, bisogna rispondere a ogni emergenza, da dipendente Giuliano diventa gestore, con tutte le incombenze del caso. Il fratello due anni dopo prende una strada diversa, lui ha 27 anni e si ritrova a dover chiedere un fido da 70mila euro in banca.Reagire alle difficoltà, però, è ciò che definisce le premesse per un grande successo. Così, forte dell’orgoglio della giovane età e della voglia di farcela, arriva a definire il problema su cui agire: ciò che non funzionava, in realtà, erano proprio lui e la sua mancanza di formazione.

Da qui in poi, Lanzetti cambia strategia: si guarda intorno per raccogliere ogni novità e imparare dai migliori, lascia il suo locale, di cui fino ad allora era stato quasi succube, per imparare e tornare poi con idee sempre nuove. È così che nell’arco di un ventennio il fatturato del Bounty sale vertiginosamente da 1,6 milioni di fatturato ai 7,4 milioni di oggi, ma non solo: scopre anche che, pur in sua assenza, il locale funziona, perché funzionano le nozioni che ha appreso e sta mettendo a frutto.

Tuttavia, questo non basta a chi ha come obiettivo quello di crescere e far crescere gli altri. Sia pur in un contesto, quello della ristorazione, in cui ciascuno cerca di tenere per sé gli assi nella manica, Lanzetti decide di condividere le nozioni acquisite attraverso la formazione di altri addetti ai lavori: un ristoratore che ne forma altri, un formatore ben piantato nel settore che possa dare agli altri non solo gli strumenti giusti, ma anche l’esempio in prima persona.
Così, attraverso il metodo Pienissimo, Lanzetti mette a punto un percorso che intende portare i ristoratori al livello successivo, per farli eccellere. I numeri parlano da sé: tremila i partecipanti – estremamente profilati come addetti del settore – a partecipare al Food Marketing Festival, undici le edizioni del corso Camerieri Venditori, a cui titolari e dipendenti partecipano insieme, 2200 le piattaforme Pienissimo Pro installate in Italia, un’agenda digitale sviluppata direttamente nel Bounty e che costituisce una svolta nell’ambito della gestione dei locali, perché progettata secondo le loro esigenze.

Si può dire, infatti, che Pienissimo sia nato grazie alla credibilità del Bounty, costruita attraverso le innovazioni nella gestione apportate da Lanzetti: la crescita esponenziale del personale, con picchi di 110 assunti durante la stagione estiva, dimostra non solo la solidità di un locale che ha superato le criticità dei primi anni 2000, ma anche del reparto risorse umane, nonché la capacità di lavorare bene anche durante la bassa stagione. Saper affrontare le criticità, creare un ambiente in cui il personale sia sereno e lavori con piacere costituisce le fondamenta di una personalità ambiziosa e tuttavia ben piantata nella realtà del CEO del Bounty, per il quale la fiducia si interseca con la sincerità, elementi portanti di un rapporto trasparente con collaboratori e dipendenti.
Se il Bounty è la vittoria personale del suo CEO, che ha superato le difficoltà iniziali uscendone fortificato, Pienissimo è il suo modo per condividere con gli altri la via verso i propri traguardi e, grazie alla crescita delle due sezioni – eventi e software – Lanzetti ha potuto vendere l’80% di quest’ultima a Zucchetti, garantendosi una presenza sul territorio nazionale più estesa, grazie alla rete di rivenditori che finora mancava a Pienissimo Pro.

Rafforzare la presenza in Italia, infatti, rappresenta il primo degli obiettivi a lungo termine per la piattaforma, che potrebbe così poi ambire a una dimensione internazionale e fare la differenza rispetto ai competitor: Pienissimo Pro, infatti, consegna ai ristoratori i contatti per poter gestire il proprio marketing, esattamente all’opposto di ciò che fanno i player internazionali. Dunque, crescere senza fermarsi, sebbene anche lui riconosca come riuscire a ritagliarsi del tempo possa dare valore alla vita. L’unica difficoltà, per chi, come lui, si mette in gioco e ama vincere, è proprio fermarsi.
Se la voglia di dare di più è stato il motore del successo di Giuliano Lanzetti, la sua dedizione ha completato l’opera, grazie a uno sguardo che ha anticipato i tempi, andando incontro alle esigenze dei ristoratori persino prima che loro le riconoscessero.
Il Bounty, con la sua attività ultratrentennale, e Pienissimo, l’innovazione che sta cambiando la ristorazione di successo, rappresentano la vittoria della sfida più grande: credere in sé stessi. E la strada non è ancora finita.